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Se mastichi marketing almeno un po’, sicuramente ti sarai imbattuto nella parola funnel.
Un termine usato soprattutto nell’online marketing.
Ma ora voglio dimostrarti come il funnel può essere incentrato su dei materiali di marketing cartacei.
Perché il funnel non è altro che un percorso che fai fare a chi si imbatte nel tuo messaggio di vendita.
Lo scopo è intercettare solo i clienti in target, disposti a comprare il tuo prodotto o servizio, alle condizioni e nei tempi che stabilisci tu.
Ma perché fare ciò?
Semplice, perché in questa maniera:
Ora ti faccio tre esempi.
Contesto: non ho una lista clienti. Quindi prendo un elenco di 1.000 piccole e medie imprese e liberi professionisti che vendono prodotti o servizi.
Invio tramite il servizio postale il mio magalog o presentazione di vendita realizzata attraverso il protocollo “Paper Pitch”.
Questa operazione di marketing, tra stampa, preparazione per la
spedizione e spedizione, ha un costo di circa 2.000,00 euro.
Se 1 su 1.000 ce la fa… (Gianni Morandi docet) trovare 1 cliente mi costa 2.000,00 euro. Molto probabilmente una follia. Tuttavia ci starei dentro, visto che nel mio caso, mediamente un cliente con me poi ha un rapporto duraturo e continuativo nel tempo.
Tuttavia, questa strategia è migliorabile. Vediamo come con l’esempio 2.
Invece di spedire il mio magalog o presentazione di vendita, spedisco prima una cartolina o una lettera, con lo scopo di “stanare” tra i miei 1.000 destinatari solo quelli interessati e pronti a comprare subito il mio servizio o prodotto.
Spedire 1.000 cartoline o lettere a 1.000 indirizzi, tra stampa e spedizione, costa qualcosa attorno ai 700,00 – 800,00 euro.
Prendendo sempre la “statistica” 1 su 1.000, vedo che adesso il costo di acquisizione di 1 cliente è di circa 700,00 euro. Cavolo… è ancora tantissimo. Tuttavia, come detto prima, ci sto dentro.
Ma si può ridurre ancora il costo di acquisizione cliente?
Proviamo…
Mi gioco quindi la carta del marketing online.
Ricordo che il mio obiettivo è avere dei nominativi di aziende interessate a vedere come posso aiutarle a vendere di più grazie ai miei materiali di marketing.
Quindi preparo una landing page dove vendo il mio servizio.
Adesso il problema è far conoscere questa pagina online ad aziende interessate.
Una delle varie possibilità è farlo attraverso delle sponsorizzate su Facebook o su Google. In questa maniera vedo quanto mi costa acquisire un cliente.
Il costo potrebbe diminuire ancora o no.
A priori però non si può dire se costerebbe di meno.
Il marketing che sia online o che sia cartaceo è una scienza, quindi una disciplina basata su test e analisi. Solo facendo i test scoprirai il costo medio di acquisizione del tuo caro cliente.
ATTENZIONE: la tua preoccupazione principale non dovrebbe essere quella di ridurre il costo di acquisizione cliente (sempre se non sei in perdita), ma di creare un processo efficace di acquisizione clienti. Per aver sempre e in maniera prevedibile dei clienti con cui lavorare. Solo poi lavoreremo per ridurre il costo di acquisizione.
A presto!
Antonio Ganis
Editore e copywriter professionista
ideatore del Protocollo “Paper Pitch”
autore de “La Parola dei Clienti” e del libro
“Il Raccomandato… (da me stesso!)”
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